Uso dell'acqua in agricoltura

L'agricoltura rappresenta oggi circa il 70% dell'acqua utilizzata nel mondo e contribuisce anche all'inquinamento idrico causato da nutrienti, pesticidi e altri inquinanti in eccesso. Ma la concorrenza per l'acqua sta aumentando e i costi dell'inquinamento idrico possono essere elevati.

L'aumento della pressione da parte dell'urbanizzazione, dell'industrializzazione e dei cambiamenti climatici comporterà una maggiore concorrenza per le risorse idriche e il cambiamento climatico potrebbe influire sull'approvvigionamento idrico e sull'agricoltura attraverso i cambiamenti nei tempi stagionali delle piogge e dello scioglimento del manto nevoso, nonché una maggiore incidenza e gravità delle inondazioni e della siccità.

La gestione sostenibile dell'acqua in agricoltura è fondamentale per aumentare la produzione agricola, garantire che l'acqua possa essere condivisa con altri utenti e mantenere i benefici ambientali e sociali dei sistemi idrici. I governi devono migliorare la sostenibilità economica e l'efficacia ambientale delle politiche che cercano di migliorare l'uso efficace delle risorse idriche e ridurre l'inquinamento idrico dei sistemi agricoli.

Gestire l'acqua in modo sostenibile è la chiave per il futuro del cibo e dell'agricoltura! Non beviamoci su!

Cosa dovrebbero fare i governi per affrontare i problemi idrici?

Le sfide che ci attendono sono sia estremamente complesse che diverse a livello locale. Sarà importante che i responsabili politici si concentrino sugli sforzi che aumentano l'efficienza complessiva dell'uso dell'acqua da parte del settore agricolo, riducono l'impatto del settore sulle risorse di acqua dolce e migliorano la sua capacità di resistenza ai rischi idrici. A tal fine, l'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sostiene molteplici risposte politiche a diversi livelli, ciascuna adattata a specifici sistemi di risorse idriche.

Al fine di facilitare la transizione verso un settore agricolo più sostenibile e produttivo che resista ai rischi idrici, i governi dovrebbero agire a livello di azienda agricola, spartiacque e livello nazionale per (1) rafforzare e applicare le normative esistenti in materia di acque, (2) creare incentivi per gli agricoltori per migliorare il loro consumo di acqua e gestire meglio l'uso di fertilizzanti agricoli inquinanti; e (3) rimuovere le politiche che supportano l'uso eccessivo di acqua e attività inquinanti.

Per aiutare i responsabili politici ad affrontare questa sfida, l'analisi e gli indicatori dell'OCSE contribuiscono a formulare soluzioni politiche e a facilitarne l'attuazione per avviare l'agricoltura verso una gestione sostenibile delle risorse idriche. Il lavoro dell'OCSE sull'agricoltura e sull'acqua emerge anche nella Raccomandazione del Consiglio OCSE sull'acqua del 2016.

L'OCSE ha inoltre sostenuto gli sforzi compiuti nel G20 dai ministri dell'agricoltura per adottare una dichiarazione e un piano d'azione intitolati "Verso la sicurezza alimentare e dell'acqua: promuovere la sostenibilità, promuovere l'innovazione", che include una serie di impegni significativi per migliorare l'uso dell'acqua nell'agricoltura, limitarne gli effetti sulla qualità dell'acqua e ridurne l'esposizione ai rischi idrici.

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